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Master Pizza Champion: a Vicenza passa il turno Manuel Baraldo

Master Pizza Champion, il talent show più importante nel panorama della pizza fa tappa a Vicenza, e più precisamente a Quinto Vicentino (VI), presso lo show-room di Euroservice Catering dove oltre 20 pizzaioli professionisti hanno presentato alla giuria il proprio cavallo di battaglia.
 
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A giudicare il talento degli aspiranti Master Pizza Champion c’erano Nicola Sfera, gestore della “Pizzeria Con Cin” a Noventa di Piave (VE), pizzaiolo da 20 anni, istruttore e consulente per mulini; Stefano Miozzo, responsabile della pizzeria ristorante “Al borgo di Cerea” (VR) – Campione del mondo di pizza in pala; Mida Muzzolon, Chef alla Tenuta “San Martino” di Legnago (VR) e Membro della Federazione Italiana Cuochi e l’istruttore ai forni Piergiacomo Baccaglini, titolare di “Cuor di Pizza” a Monticello Conte Otto (VI) e istruttore pizzaiolo.
 
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Gli ingredienti utilizzati per la farcitura sono stati diversi tra loro: alcuni legati al periodo invernale, considerata la giornata alquanto nevosa, altri legati alla primavera e ai suoi colori come asparagi e carciofi.
 
Ad avere la meglio è stato Manuel Baraldo, classe 1973, residenze a Caselle di Selvazzano (PD).
 
Al secondo posto si è distinto per la sua bravura, ad un soffio dal primo in classifica, il 35enne Catello Buononato della pizzeria Il giglio, seguito al terzo gradino da Clara Micheli di Montignoso (MS).
 
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Ma ecco qui tutti i concorrenti che hanno partecipato a questa tappa di Master Pizza Champion di Vicenza!
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Clara Micheli
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Stefano Brancato
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Matteo Basta
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Davide Costabile
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Giuseppe Soldà
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Roberto Civiello
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Dario Nardin
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Massimo Tufo
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Bruno D’Aria
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Ivan Cuomo
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Manuel Baraldo
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Catello Buononato
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Daniela Filippi
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Francesco Giordano
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Tolino Prisco
 
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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Valentin Vasilev

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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Sasa Koncarevic

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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Massimo Caniglia

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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Vasile Vincentiu Prodan

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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Francesco Alvaro

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Master Pizza Champion 2018 Tappa Vicenza
Antonino Bucolo

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21 marzo: buon Tiramisù Day!

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Tiramisù Day

 
Nel TIRAMISÙ DAY che si celebra il 21 marzo di ogni anno, , il dessert al cucchiaio a base di savoiardi inzuppati nel caffè, conferma la sua posizione di dolce più amato anche a domicilio! Secondo l’Osservatorio Just Eat, l’app leader per ordinare online pranzo e cena a domicilio in tutta Italia e nel mondo, il tiramisù è il re dei dolci a domicilio con 9.400 kg.* ordinati nel 2017 in Italia analizzando 10 città, con un incremento della sua richiesta del 75% nel corso dell’ultimo anno.
 

La nascita e la storia

Dove trova i suoi natali il Tiramisù?
Il primo documento nel quale viene rinvenuto il nome “Tiramisù” riferito ad un dolce a base di savoiardi, crema al mascarpone, uova, zucchero e cacao risale al 1959, per l’esattezza al 13 dicembre 1959 ed è una ricevuta di conto del Ristorante Roma di Tolmezzo (UD).
 
La signora Norma Pielli, che unitamente al marito Beppino Del Fabbro gestiva il Ristorante Roma, aveva infatti elaborato una variante del “Dolce Torino” dell’Artusi (sostituendo l’Archèmes con il caffè e la crema al burro con il mascarpone, ed aggiungendo gli albumi montati a neve).
 
Questo dolce, con il nome di “Trancia al mascarpone” veniva servito nel ristorante sin dal 1952 (lo si trova infatti in un menù di quell’anno); ribattezzato quindi con il nome “Tiramisù”, poiché alcuni clienti (verso il 1954/55) ritenevano che questo dolce “tirasse su”. Teniamo infatti conto che, in quegli anni, Tolmezzo era una tappa obbligata per tutti gli sciatori in rientro dopo una giornata sulle piste da sci e quindi particolarmente desiderosi di un dolce che rimettesse in forze.
Ma vi è un altro luogo in Friuli Venezia-Giulia dove, sin dal dopoguerra, veniva preparato un dolce dal nome “Coppa Vetturino Tirime sù”: quel luogo era la “Trattoria al Vetturino” di Mario Cosolo a Pieris d’Isonzo (GO).
 
Mario, ristoratore e figlio di ristoratore, aveva creato un dolce in coppa con una base di pan di Spagna, bagnata con del Marsala e ricoperta da una crema con tuorli e panna. Senza mascarpone, quindi, ma come ama ripetere Flavia Cosolo (figlia di Mario e che ho avuto il piacere di conoscere personalmente), fu il primo dolce italiano a portare questo nome.
 
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Tiramisù Day

 
Ed il Veneto? Che da sempre rivendica i natali del Tiramisù… ? Ci arriviamo!
Sebbene nel libro Storie di Zeno (Piazza Editore – 2005) Zenone Giuliano vorrebbe riconoscere un’origine allusiva e peccaminosa al Tiramisù, facendolo addirittura nascere in una casa di tolleranza di Treviso, di ciò non vi è alcuna alcuna prova storica.
 
Però a Treviso sono ben due i ristoranti che si contendono la primogenitura del Tiramisù. Essi sono: “Al Fogher” e “Alle Beccherie”.
Al ristorante “Al Fogher” nel 1958 venne in visita una principessa di Grecia e, per l’occasione, la signora Speranza Bon preparò un dolce monoporzione che chiamò “Coppa Imperiale” a base di pan di Spagna, mascarpone, tuorli e caffè. Questo dolce viene servito tutt’ora con il nome di “Coppa Imperiale Tiramisù della casa”.
 
Del Tiramesù (con la e) delle Beccherie ne parlò per la prima volta la rivista “VinVeneto” nel 1981, in un articolo firmato da Giuseppe Maffioli. Questo dolce nacque un po’ per caso, ispirato allo sbattutin (cioè l’uovo sbattuto con i savoiardi) che si dava ai bambini. Poi, ad opera dello chef RobertoLoli Linguanotto che iniziò a lavorare Alle Beccherie nel 1966, la ricetta venne messa a punto ed il “Tiramesùdolce Gioioso et Amoroso” (senza gli albumi) iniziò ad essere servito nel celebre piatto rotondo da portata.
 
In definitiva: ci basiamo su dati storici e documentali o sulla tradizione orale per stabilire dove sia nato il Tiramisù? Poco cambia, il Tiramisù è ormai diventato un dolce trans-nazionale e conosciuto in tutto il mondo (grazie proprio ai Trevigiani ed ai Veneziani che contribuirono a farlo conoscere all’estero), dando pertanto lustro all’Italia intera e questo è, indubbiamente, ciò che più conta.
 

Gli ingredienti del tiramisù classico:

 
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Tiramisù Day

 
• Savoiardi
• Tuorli (meglio se pastorizzati)
• Mascarpone
• Zucchero
• Caffè per inzuppare i savoiardi
• Cacao per decorare
• Marsala
 

Ma vediamo alcuni numeri dell’Osservatorio di Just Eat sui consumi del Tiramisù:

Il tiramisù è il dolce più ordinato a domicilio in Italia con 9.400 kg totali ordinati nel 2017
 
• Gli ordini di questo dolce sono cresciuti del 75% anno su anno (gennaio 2017/2018)

• La ricetta classica è quella preferita, ma anche le nuove varianti al pistacchio, alla nutella e al the verde sono sempre più richieste

• Il food delivery ha creato nuovi consumi del tiramisù ordinato da solo come dolce a integrazione della cena o nel formato coppa tiramisù pratica da ricevere e gustare a casa

• Nel 2017 il giorno in cui si è ordinato più tiramisù è stato il 12 novembre 2017, seguito dal ponte dell’Immacolata, 8/9/10 dicembre con tre giorni di fila di record di tiramisù ordinati

• L’ordine più grande a domicilio è stato effettuato nella capitale con un ordine unico di 25 porzioni di tiramisù classico

• Nel 2018 sono già stati ordinati 1.500 kg di tiramisù a domicilio (gennaio e febbraio)
 
Con la capitale che guida gli ordini con 3.900 kg. Della variante classica, fragola e nutella & banana ordinati nel 2017; insieme a Milano con 1.700 kg principalmente di coppa tiramisù e variante pistacchio, e Torino con 850 kg.
 
Nella versione classica, seguite da Genova (418 kg.), Bologna (397 kg.), Verona 234 kg, Firenze (224 kg), Napoli (165 kg.). Con ordini di tiramisù alla nutella, Bari (37 kg.) e infine Palermo (15 kg.).
 
Tuttavia ci sono alcune zone d’Italia in cui gli ordini crescono maggiormente e in modo esponenziale. Come Venezia al primo posto tra le città in cui l’incremento di ordini di tiramisù è maggiore con + 586%; Cagliari al secondo posto con +354%, seguita da Monza con una crescita del 262%, Bari con 223% e Napoli con un +126%.
 
Scopri quali sono i 10 cibi che ci possono risollevare il morale!
 
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Tiramisù Day

 
Fonti:www.aifb.it – www.affaritaliani.it
Photo Credit: Freepik

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ICE e la campagna di comunicazione per la promozione del vino italiano

Presentata ieri a Roma, in occasione della conferenza stampa della 52a edizione di VINITALY, “Italian Wine – Taste the Passion” la campagna di comunicazione realizzata dall’Agenzia ICE per promuovere il vino italiano sul mercato USA.
 
La campagna ha l’obiettivo di affermare un posizionamento esclusivo e aspirazionale dei vini italiani. Il vino Made in Italy viene associato ad esperienze di elevato contenuto simbolico, legate a contesti culturali, territoriali, di lifestyle espressivi della eccellenza e unicità italiana.
 
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Campagna di comunicazione ICE per la promozione del vino

 
Il modo in cui sono stati tradotti questi concetti ci restituisce un messaggio che valorizza le principali caratteristiche del vino italiano: la qualità, le varietà e la biodiversità, l’unicità, l’autenticità, la versatilità, la tradizione familiare.
 
Il claim “Italian Wine – Taste the Passion” rappresenta la passione che caratterizza ogni fase della produzione del nostro vino e che gli italiani mettono nel condividerlo con il resto del mondo.
 
Ecco il video della campagna visibile anche a questo link
 

 
La campagna, che nel 2018 si svolgerà in due periodi (maggio-luglio e settembre- dicembre), sarà indirizzata a consumatori tra i 35 e i 55 anni e avrà respiro nazionale, con priorità verso i seguenti stati target: New York Tri-State, California, Florida, Illinois e Texas.
 
Da molti anni, infatti, il vino italiano ricopre una posizione di leadership negli Stati Uniti, nel 2017 l’Italia è stata il primo fornitore in quantità ma è solo il secondo in valore con una quota di mercato rispettivamente del 27,7% e 31,4%. Gli USA rappresentano il primo mercato di destinazione del vino italiano, assorbendo il 23,5% dell’export totale per un valore che nel 2017 ha toccato 1.86 miliardi di USD.
 
Nelle nostre vendite prevalgono i vini bianchi (circa il 37% del totale), seguiti dai rossi (34%) e dai vini frizzanti (20%). Questi ultimi sono anche la componente più dinamica delle nostre esportazioni e lo scorso anno sono cresciuti di circa il 10%.
 
La campagna, che sarà presentata agli operatori nel corso della prossima edizione di Vinitaly, è stata realizzata grazie a uno stanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico, ed è il frutto del lavoro di un Tavolo appositamente costituito per definire e coordinare con associazioni, istituzioni e operatori del settore le azioni da intraprendere e la strategia di promozione da adottare.
 
Il Tavolo di lavoro si è dotato di un ristretto advisory board, di cui fanno parte alcuni prestigiosi produttori italiani selezionati dalle Associazioni settoriali di riferimento: Federvini, Unione Italiana Vini e Federdoc.
 
“L’Italia è tra i leader mondiali nella produzione di vino non solo a livelli di quantità ma soprattutto per l’altissima qualità e l’ampia biodiversità – dichiara Michele Scannavini, Presidente dell’Agenzia ICE – Un messaggio che vogliamo e dobbiamo comunicare sempre più affinché si diffonda una conoscenza più approfondita dei nostri prodotti supportata da una vera e propria cultura del vino italiano. Questa campagna, infatti, si inserisce in un articolato piano promozionale che prevede una vasta serie di attività rivolte sia ai consumatori che agli operatori del settore, risultato del lavoro congiunto di tutti gli attori del Sistema. L’obiettivo è sfidante: elevare il posizionamento del vino italiano nel mercato statunitense e riconquistare la leadership assoluta in valore.”
 
“Siamo grati al Ministro Calenda per le importanti risorse destinate alla promozione su due mercati così strategici per i nostri vini, gli US e la Cina – afferma Sandro Boscaini, Presidente di Federvini – questo ulteriore investimento fa seguito alla campagna straordinaria dedicata al Made in Italy e ne coglierà ancora i positivi effetti. L’avvio della campagna negli US, curata con grande competenza dall’ICE, con il coinvolgimento del mondo delle imprese e di un gruppo di lavoro di alto profilo, segna un nuovo modo di operare nel campo delle scelte legate alla promozione dei nostri vini e rafforzerà la nostra voce sul mercato, aumentando la riconoscibilità delle nostre denominazioni e delle nostre imprese. Bellissimo il video che accompagnerà la campagna perché lega con grande efficacia il vino, al patrimonio artistico ed ambientale, alla creatività ed alla genialità italiani.”
 
“Nel gruppo di Lavoro ICE che ha coordinato il progetto di promozione del vino italiano negli USA e in Cina, Unione Italiana Vini ha contribuito fattivamente a definire strategie innovative di promozione/comunicazione, che rispondono appieno alle indicazioni fornite dalle nostre imprese – sottolinea Ernesto Abbona, Presidente di Unione Italiana Vini – Grazie al dialogo tra ICE e UIV e le altre associazioni di rappresentanza, favorito dal tavolo vino del Mise che ci auguriamo venga portato avanti anche dal nuovo governo, è stato messo a punto un progetto di promozione con obiettivi chiari e coerenti e che dovrebbe garantire i risultati prefissi.
Oggi, ci sono tutte le premesse per dare nuovo slancio all’export del vino italiano negli Usa e recuperare, in quel paese, il nostro storico primato”
 
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Campagna di comunicazione ICE per la promozione del vino

 
La campagna di comunicazione si inserisce in un più ampio progetto promozionale dedicato al vino, che prevede per gli Stati Uniti un investimento di circa 20 milioni di euro in tre anni e numerose attività realizzate dall’ICE in collaborazione con i principali attori del Sistema vino, tra cui Veronafiere/Vinitaly.
 
Fra queste:
• un piano ampliare la conoscenza del patrimonio enologico italiano;
• l’organizzazione di missioni in Italia rivolte a operatori commerciali e giornalisti;
• attività a favore di newcomers con l’introduzione di un numero limitato di aziende italiane non
ancora presenti in USA;
• l’organizzazione di eventi in USA per la stampa e il trade;
• la collaborazione con catene di ristorazione e distribuzione per azioni di promozione e
formazione;
• l’apertura del Desk Vino presso l’ufficio di New York dell’ICE per mantenere rapporti costanti
con gli operatori americani e assistere le imprese italiane.
 
Leggi anche “Vinitaly 2018, sempre più internazionale, green e digital
 
 

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La grappa del trentino è 4.0: a Vinitaly tra giovani e cocktail d’autore

L’Istituto si presenta con un dato importante: sempre più giovani all’interno delle aziende ultracinquantennali: social network all’ordine del giorno. Come sta al passo coi tempi un mestiere, quello del “lambicar” che vanta una storia centenaria.

 
Grappa del trentino come base di cocktail? La sfida sarà lanciata a Vinitaly, dal 15 al 18 aprile, direttamente allo stand dell’Istituto Tutela Grappa del Trentino. Padiglione 3 stand E1: queste le coordinate per scoprire i gioielli della distillazione storica in uno spazio che ospiterà la quasi totalità delle etichette dei soci.
 
Per i visitatori che arriveranno a scoprire il Trentino visto dai distillatori una grande sorpresa: uno spazio bar dove il famoso barman Leonardo Veronesi si cimenterà tutti i giorni nella realizzazione di cocktail a base di grappe del Trentino.
 
Dalla grappa invecchiata alle riserve, passando per le tradizionali, il bar tender di Riva del Garda interpreterà l’arte dei mixology con al centro degli ingredienti il distillato trentino.
 
Un’occasione unica per tutti per degustare quindi l’unico prodotto italiano del genere a godere di una Igp, rivisto in chiave moderna.
 
A Vinitaly si potranno inoltre scoprire le ultime annate in commercio. Nell’aria dell’Istituto sarà possibile anche per i neofiti e gli appassionati avvicinarsi alla grappa di qualità attraverso degustazioni guidate e dei veri e propri “mini corsi” di degustazione accompagnati da esperti degustatori.
 
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La grappa del trentino al vinitaly 2018

La grappa del futuro parla “giovane”

Considerando che in Trentino la totalità delle distillerie vanta una storia di almeno 40 anni, il 50% di oltre 50 anni e il 25% ultracentenaria, i dati che spiccano sono quelli relativi al ricambio generazionale: oltre il 70 per cento delle distillerie infatti ha al suo interno un familiare sotto i 40 anni di età.
 
L’inserimento dei giovani titolari in certi casi è già avvenuto anche sotto il profilo dirigenziale, circa il 60%. Ancora più interessante l’aspetto legato alla professionalità.
 
Il 68% delle distillerie trentine ha al suo interno giovani specializzati nella produzione, mentre il 57 per cento ha assunto giovani negli ultimi dieci anni.
 
Tra i ruoli maggiormente occupati dai giovani in distilleria ci sono quelli di tecnico, ma anche enologo o chimico, mentre l’80% delle imprese trentine che producono grappa ha un impiegato nel marketing sotto i 40 anni.
 

Le distillerie 3.0

Se fare grappa richiede ancora che si rifanno inevitabilmente al passato, anche se ormai con una tecnologia di elevata qualità e innovazione, i giovani impiegati delle imprese trentine hanno saputo investire anche sulla comunicazione moderna.

 
Insomma, da una parte l’alambicco, dall’altra lo smartphone e i social network. Sono molte le aziende che al loro interno hanno una figura professionale che si occupa di comunicazione e più in particolare di social marketing.
 
Tutte le distillerie sono dotate di un sito internet di nuova generazione, ma non finisce qui. Molte hanno un profilo Facebook, (una su due), mentre il 42% per cento utilizza anche Twitter. Altri social network, come Linkedin, Instagram e Pinterest, sono usati dal 23% delle aziende.
 
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Grappa del trentino al Vinitaly 2018

L’istituto di Tutela della Grappa del Trentino

L’istituto è nato nel 1960 con l’obiettivo di tutelare e promuovere il prodotto.
 
Oggi conta 28 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina ed ha il compito di valorizzare la produzione tipica della Grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine: il tridente con la scritta “Trentino Grappa”.
 
Quello della grappa in Trentino è un settore di non piccolo conto, soprattutto se calato nell’economia locale. Ogni anno vengono prodotti in Trentino circa 10 mila ettanidri di grappa (circa il 10% del totale nazionale) vale a dire circa 4 milioni di bottiglie equivalenti (da 70 centilitri) distillando 15 mila tonnellate di vinaccia.
 
Tre le tipologie principali di grappa prodotta: quella da uve aromatiche (40% del totale), quella destinata all’invecchiamento (circa il 35%) e quella da vinacce miste (circa il 25% della produzione).
 
Il fatturato medio annuo che la grappa genera in Trentino è calcolato intorno ai 15milioni di euro per l’imbottigliato e 2 milioni di euro per quanto riguarda la materia prima.
 
Leggi anche “Vinitaly 2018, sempre più internazionale, green e digital
 
 
 

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FIC festeggia 50 anni: in prima fila la FIC Cina

Il 10 aprile 2018 a Roma presso la sala della Protomoteca in Campidoglio, la Federazione Italiana Cuochi festeggerà “mezzo secolo” dalla data di fondazione.
 
Saranno presenti le varie delegazioni create opportunamente per divulgare al meglio in tutto il mondo il messaggio della Federazione Italiana Cuochi che oltre ad essere un messaggio enogastronomico è una reale strategia culturale di promozione del turismo e della cultura italiana, sempre fatto di comune accordo con il governo italiano.
 
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Federazione italiana cuochi festeggia i 50 anni al Campidoglio

 
In questo contesto una delle più recenti delegazioni, la delegazione cinese, è molto attiva ed importante punto di riferimento anche per tutte le aziende agroalimentari italiane ed in seconda battuta per le aziende che operano nel settore del incoming.
 
Far conosce le tradizioni, il territorio, il cibo italiano significa non solo agevolare i rapporti anche commerciali con una nazione ma stimolare la voglia di visitare il “Bel Paese“.
 
Federazione Italiana Cuochi in Cina è stata fondata recentemente: il 20 marzo 2017.
Raggruppa già molti associati, professionisti che esercitano nei migliori ristoranti ed alberghi internazionali nelle principali città cinesi come portavoci dell’enogastronomia italiana.
 
FIC Cina ha già organizzato una decina di eventi di rilievo che sono stati in grado di mettere in risalto l’importanza di una associazione per riuscire a fare fronte comune per dare il giusto rilievo alla presenza qualitativa degli italiani in Cina e la rilevanza dell’Italia nel mondo sempre in un’ottica di reciprocità con il paese ospitante.
 
Leggi anche “Massimo Bottura diventa socio della Federazione Italiana Cuochi

 

 

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Nespresso si racconta ai ristoratori al Vinitaly 2018

La sorprendente cultura della degustazione del caffè torna protagonista
al Salone Internazionale dei Vini e Distillati, con suggestivi racconti e degustazioni,
e inedite esperienze di food pairing guidate dai coffee expert Nespresso.

 
Nespresso, azienda leader nel settore del caffè porzionato, partecipa per il secondo anno a Vinitaly, il salone visitato ogni anno da migliaia di produttori, distributori e operatori del settore enogastronomico.
 
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Espresso al Vinitaly 2018
I visitatori potranno incontrare ed esplorare l’ampio mondo della degustazione del caffè Nespresso dal 15 al 18 aprile, dalle 9.00 alle 18.00, presso la Nespresso Lounge (PAD 11 angolo PAD D), grazie alle esperienze educational e gourmet proposte dagli esperti di caffè Nespresso guidati da Massimiliano Marchesi, Coffee Ambassador Nespresso.
 
Ogni giorno, i ristoratori in visita a Vinitaly potranno accedere gratuitamente alla Nespresso Lounge e vivere in prima persona un fitto calendario di esperienze: 5 momenti della durata di 15 minuti ciascuna, a libero accesso, che spaziano dalla degustazione dei pregiatissimi caffè dedicati al mondo B2B in calice e in tazzina, a due proposte di food pairing tra caffè e cioccolato e caffè e formaggio, una proposta di degustazione di ricette con il caffè protagonista e, per i curiosi e veri amanti del caffè, una sessione di approfondimento dedicata alle origini del caffè.
 
Con la propria presenza a Vinitaly, e la possibilità di entrare in contatto con queste eccezionali esperienze, Nespresso conferma la volontà di investire nel mondo della ristorazione, proponendo a tutti gli operatori B2B la vasta gamma di soluzioni caffè e macchine dedicate al mondo della ristorazione, con soluzioni business personalizzate.
 
Dalla selezione di caffè rivolti specificamente al mondo della ristorazione, alle macchine professionali.
 
Per seguire e condividere l’evento sui social network, l’hashtag è #RitualeNespresso.
 

CAFFE’ E MACCHINE PROFESSIONALI NESPRESSO: ecco le soluzioni

 
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Nespresso al Vinitaly 2018
Nespresso si concentra sulle esigenze di caffè tipiche di alcuni canali selezionati (aziende, alberghi, ristoranti, boutique di lusso) per offrire alla clientela le soluzioni migliori e garantire la degustazione ottimale del caffè.
 
Nespresso, infatti, lavora da anni a stretto contatto con i migliori chef al mondo per trasformare il momento della degustazione del caffè in un’esperienza indimenticabile.
 
Con i 13 caffè in gamma, Nespresso propone un’ampia varietà di profili aromatici. Ogni caffè della gamma è frutto di un complesso processo di selezione, composizione e tostatura.
 
Fiore all’occhiello della gamma, troviamo una ristretta selezione di prestigiosi ristoranti dove il cliente potrà gustare caffè eccezionali come parte integrante dell’esperienza gastronomica.
 
Primi tra tutti, troviamo le Exclusive Selection, due caffè esclusivi dedicati agli chef che intendono esaltare l’esperienza gourmet:
 
Nepal Lamjung, un caffè ottenuto lavorando chicchi coltivati alle pendici dell’Himalaya, terra di origine dei caffè più rari e pregiati al mondo, dalle note fresche di pane tostato e una consistenza vellutata, ottimo ad esempio in abbinamento a dessert al cioccolato
 
Kilimanjaro Peaberry, ottenuto da chicchi di Arabica Peaberry raccolti a mano alle pendici del monte Kilimangiaro in Tanzania, un caffè con un profilo fruttato, ideale da servire in abbinamento a superalcolici come il rum.
 
E ancora, i Pure Origin, tre caffè dai profili aromatici unici, che include:
 
Espresso Origin Brazil, puro caffè Arabica, una delicata miscela dalla consistenza vellutata e un sapore dolce e deliziosamente leggero, arricchita da una nota di cereali leggermente tostati
 
Lungo Origin Guatemala, un eccezionale connubio tra Arabica e prezioso Robusta lavato, una miscela delicata e armoniosa caratterizzata da intense note di cereali maltate e secche che ne sottolineano il carattere deciso;
 
Ristretto Origin India, un caffè dal corpo intenso e dal carattere forte, con note speziate, nobile connubio tra Arabica e un tocco di Robusta proveniente dal Sud dell’India.
 
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Nespresso al Vinitaly 2018

Alla degustazione di questi caffè eccezionali, pensati e creati come parte integrante dell’esperienza gastronomica, si affianca la presentazione della gamma Nespresso professional con macchine dalle capacità professionali che rappresentano la soluzione ideale per offrire un caffè sempre di eccellente qualità.
 
Tra queste Gemini CS200, una macchina innovativa con doppio beccuccio per preparare contemporaneamente due tazze, inserimento ed espulsione semiautomatica della capsula, 3 misure di tazza programmabili (Ristretto, Espresso e Lungo) e display multilingue digitale;
 
Aguila 220, una macchina compatta dalle alte prestazioni per preparare caffè Ristretto, Espresso, Lungo ma dotata anche della funzione Cappuccino, Caffè Latte e Latte Macchiato e quindi della possibilità di realizzare innumerevoli ricette a base di latte erogabili con la pressione di un semplice tasto;
 
Zenius ZN100, una macchina da caffè compatta che riunisce stile, qualità e performance professionali, una macchina conveniente ed efficiente, che permette di preparare un eccellente caffè e acqua calda molto rapidamente e adatta per ogni tipo di business e per soddisfare esigenze di tipo professionale.
 
Per ulteriori informazioni o per degustazioni di caffè Nespresso: www.nespresso.com
 
Leggi anche “Giornata internazionale del caffè: come lo bevono gli italiani?
 

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Cantina Tollo presenta il vino dei millennials

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Cantina Tollo e il vino dei millennials

Sono il nuovo target di riferimento del mercato del vino, le loro scelte di acquisto orientano i nuovi trend di consumo, amano il cambiamento e condividono le loro esperienze sui social.
 
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Ai Millennials italiani Cantina Tollo dedica la rinnovata linea Valle d’Oro, che sarà presentata a Verona durante la prossima edizione di Vinitaly, e un incontro – in programma lunedì 16 (Pad. 12, stand G2) – per approfondire dinamiche e tendenze dettate da questa categoria di consumatori.
 
Sono circa 13 milioni i giovani italiani nati tra il 1980 e il 2000 (Millennials o Generazione Y), un target centrale per le aziende non solo in termini numerici, ma soprattutto perché rappresenta la prima generazione che utilizza quotidianamente la tecnologia digitale.
 
Un aspetto, quest’ultimo, che attribuisce un ruolo cruciale alla relazione generata dai brand. Per essere scelte, infatti, le aziende sono oggi chiamate a conoscere i Millennials, le loro abitudini di acquisto e consumo – online e offline – a utilizzare codici comunicativi in grado di coinvolgerli, a raccontare storie autentiche per condividere i propri valori.
 
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Cantina Tollo e il vino dei millennials
Ed è nel settore vitivinicolo che la narrazione rappresenta, più che in altri ambiti, un fattore chiave nella generazione dell’engagement, uno strumento di valorizzazione del marchio e di conoscenza del prodotto, legato a un territorio, a una storia, a una tradizione.
 
Il 36% dei Millennials, infatti, associa il vino alla tradizione e il 31% considera i vitigni autoctoni il primo nuovo trend del vino, il cui consumo avviene prevalentemente fuori casa (55%), in ristoranti (34%) ed enoteche/wine bar (27%) (fonte: Survey Wine Monitor Nomisma).
 
«Il saper coniugare tradizione e innovazione è da sempre un tratto distintivo di Cantina Tollo – sottolinea Tonino Verna, presidente di Cantina Tollo –. Nel segno della qualità enologica e della valorizzazione dei nostri vitigni autoctoni, oggi abbiamo scelto di dare una nuova connotazione a questo impegno dedicando una linea di vini ai Millennials, categoria di consumatori dinamica e stimolante, destinata a orientare in maniera incisiva gli scenari di settore nei prossimi anni».
 
La rinnovata linea horeca Valle d’Oro Cantina Tollo si rivolge a questa fascia di consumatori con cinque vini dal carattere giovane e autentico e dal packaging grafico accattivante, pensati per un pubblico attento a qualità, provenienza e prezzo.
 
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Cantina Tollo e il vino dei millennials
I rossi Montepulciano d’Abruzzo Dop, Merlot Cabernet Terre di Chieti Igp, il rosato Cerasuolo d’Abruzzo Dop, e i bianchi Trebbiano d’Abruzzo Dop, Pecorino Terre di Chieti Igp e Passerina Terre di Chieti Igp compongono l’offerta Valle d’Oro che sarà presentata lunedì 16 aprile, alle ore 11.30 durante il dibattito “Effetto Millennials. Il vino secondo i nuovi #winelovers”.
 
All’incontro parteciperanno Simone Roveda, wine influencer e blogger Winery Lovers, Andrea Di Fabio, direttore commerciale e marketing Cantina Tollo, e Riccardo Brighigna, enologo Cantina Tollo, moderati da Stefania Annese, Gambero Rosso.
 
 
 
Leggi anche “Nespresso si racconta ai ristoratori al Vinitaly 2018
 
 

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Campionato mondiale della pizza 2018: ecco le classifiche

Numeri da record per la 27ª edizione del Campionato Mondiale della Pizza che si è svolto dal 9 aprile a ieri a Parma.
 
773 sono stati gli iscritti che si sono sfidati a suon di farina, pomodoro, mozzarella e ingredienti fantasia e acrobazie al Campionato mondiale della pizza, per aggiudicarsi il titolo di Campione 2018 in un totale di 1045 gare.
 
Sono questi i numeri da record di questa edizione del Campionato Mondiale.
 
L’esercito di pizzaioli è arrivato da tutto il mondo: Belgio, Svizzera, Germania, Spagna, Francia, Austria, Ungheria, Irlanda, Giappone, Cile, Brasile, Israele, Bangladesh, Australia, Argentina.
 
Ecco in aggiornamento le classifiche delle competizioni individuali, a squadre e in combinata svolte in molteplici categorie: pizza classica, in teglia, in pala, senza glutine, a quattro mani (da uno chef e un pizzaiolo), napoletana Stg, trofeo Heinz Beck (sfida di primi piatti espressi in pizzeria) e la spettacolare gara dello stile libero individuale, con le esibizioni dei pizzaioli acrobatici.
 

Per la categoria “pizza classica”

Il primo posto se l’è aggiudicato Stefano Miozzo, responsabile della pizzeria-ristorante “Al borgo di Cerea” (VR), già campione del mondo di pizza in pala.
(Leggi su di lui anche “#PizzaUnesco 2017: a Stefano Miozzo la menzione per la pizza senza glutine“)
 
Il 2° posto è andato al pizzaiolo Abramo Fini.
Al 3° posto: Valerio Luca Torr

 
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campionato mondiale della pizza Stefano Miozzo vince la pizza classica

 
 

Per la categoria “Freestyle individuale”

Il 1° classificato arriva dritto dritto dal Giappone ed è il pizzaiolo Takumi Tachikawa che si è aggiudicato anche il primo posto per la competizione per paesi.
 
2° posto Scott Volpe
3° posto Falco Jerome
 
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Takumi Tachikawa al campionato mondiale della pizza 2018

 

Per la categoria “Pizza in pala”

1. Meloni Roberto
2. Thierry Gourreau
3. Alessio Bertolucci
 

Per la categoria “Pizza senza glutine”

1. Pompetti Gianni
2. Corsi Elio
3. Hueffmeier Sarah
 
 

Per la categoria “Pizza a Due”

1. Lavista Marco con Fabio Sebastiani
2. La Porta Salvatore con La Porta Valentina
2. Gourreau Thierry con Alessandro Lampis
2. Spatola Donato con Gennaro Vingiano
3.Stefano Miozzo con Manuel Baraldo
 
 

Per la categoria “Pizza Napoletana STG”

1. Vincenzo Palermo
2. Raffaele Iaiunese
3.Pierino Cardonia
 

Per la categoria “Pizza in Teglia”

1. Mirko Boniolo
2. Cesare Valverde
3.Roberto Minelli
 

Per la categoria “Velocità”

1. Giuseppe Amendola
2. Raffaele Borelli
3. Domenico Sposato
 

Per la categoria “Larghezza”

1. Daniele Pasni
2. Stefano Mensa
3. Luca Lanza
 

Per la categoria “Trofeo Heinz Beck”

1. Gennaro Vingiano
2. Emanuele Castelnuovo
3. Massimo Biale
 

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Locanda Perbellini, il menù proposto agli amanti del fine dining di Milano

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Locanda Perbellini Milano
Ha aperto da una settimana, in via Moscova 25 l’attesissimo bistrot “Locanda Perbellini”, il nuovo progetto imprenditoriale del pluristellato Giancarlo Perbellini che ai suoi clienti propone una carta con 12 portate a pranzo e 15 a cena, con proposte pensate anche per i vegani: ricette regionali realizzate con i ingredienti stagionali che si distinguono per gusto, impiattamento e leggerezza. 5 i Dessert.
 

Per questo primo locale, che lancia una serie di bistrot di prossima apertura con lo stesso nome e la stessa filosofia, lo chef ha proposto un percorso gourmetcaratterizzato da ricette regionali rivisitate secondo la sua personale visione, realizzate con ingredienti stagionali e che si distinguono per gusto, impiattamento e leggerezza, aspetto quest’ultimo su cui punta Perbellini.
 
“Locanda Perbellini – Bistrot Milano” rappresenta una nuova sfida per il patron di “Casa Perbellini” che con questo progetto amplia la propria galassia gastronomica realizzando uno dei suoi più grandi sogni: far arrivare al maggior numero di persone possibile un’inedita interpretazione della cucina tradizionale italiana.

 
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Locanda Perbellini Milano

 
La carta è la stessa per il pranzo e per la cena e si compone di dodici portate portate a pranzo e quindici a cena tra antipasti, primi e secondi piatti, con proposte pensate anche per i vegetariani (cinque ricette). Cinque i dessert proposti.

 

E sono due i piatti in menù dedicati al capoluogo lombardo che rappresentano il personale omaggio di Giancarlo Perbellini alla città meneghina: un risotto mantecato allo zafferano, olio di finocchio e arancia: la rivisitazione del classico risotto alla milanese secondo lo chef plurisellato. E una milanese croccante impanata con farina di fagioli e pane, maionese al pomodoro confit e insalatina all’aceto di Modena.

 
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Locanda Perbellini Milano

 
La carta in dettaglio:

 

PRANZO

 
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Locanda Perbellini Milano

 

Antipasti: Asparagi verdi al vapore, crema d’uovo, pecorino e olio crudo –  Vitello t’onnato – Spuma di cipolla, pane al pomodoro, basilico e pepe –  Frolla di Grana Padano, finocchio brasato, pesto e sedano croccante.

Primi piatti: Risotto mantecato allo zafferano, olio di finocchio e arancia – Sfoglie verdi gratinate, ragù di coniglio e spugnole – Insalata tiepida di spaghetti alla carbonara, guanciale e pecorino – Pacchero allo scarpariello. 

Secondi piatti: Milanese alla farina di fagioli, pane croccante e maionese di pomodoro confit – Guanciale di vitello brasato, purè di patate e porri fritti – Uovo in camicia, macedonia di piselli e asparagi verdi, spuma di prosciutto e croccante di Grana Padano –  Parmigiana di melanzane

Dessert: Millefoglie –  Cioccocrok – Crostata di frutta e crema – Meringata ai lamponi – Mascarpone e caffè.
 
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Locanda Perbellini Milano

 

CENA

 
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Locanda Perbellini Milano

 
Antipasti: Asparagi verdi al vapore, crema d’uovo, pecorino e olio crudo –  Battuta di Fassona, “pearà” veronese e insalata all’aceto di Modena –  Vitello t’onnato – Spuma di cipolla, pane al pomodoro, basilico e pepe –  Frolla di Grana Padano, finocchio brasato, pesto e sedano croccante.

Primi piatti: Risotto mantecato allo zafferano, olio di finocchio e arancia –  Pasta mantecata e fagioli, pancetta e pane al cipollotto –  Sfoglie verdi gratinate, ragù di coniglio e spugnole –  Insalata tiepida di spaghetti alla carbonara, guanciale e pecorino –  Caldofreddo di “risi e bisi”. 

Secondi piatti: Milanese alla farina di fagioli, pane croccante e maionese di pomodoro confit –  Guanciale di vitello brasato, purè di patate e porri fritti –  Pancia di maialino croccante, pesto di fave e purè acido –  Uovo in camicia, macedonia di piselli e asparagi verdi, spuma di prosciutto e croccante di Grana Padano –  Parmigiana di melanzane

Dessert: Millefoglie –  Cioccocrok – Crostata di frutta e crema – Meringata ai lamponi – Mascarpone e caffè.

 
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Locanda Perbellini Milano

 

I prezzi dei piatti, sia a pranzo che a cena, vanno da 9 a 19 euro e i dessert dai 6,5 agli 8 euro, con una selezione di vini al bicchiere (soluzioni tra i 3,5 euro e i 6 euro) e una cantina con un vasto assortimento.

 

Per questo nuovo locale, Perbellini ha scelto interni in rame, ardesia e legno wenge: materiali caldi e raffinati che contribuiscono a creare un’atmosfera conviviale, casual e molto accogliente. Trentotto i  coperti e sette i giovani addetti tra sala e cucina, coordinati dallo chef Michael Pozzi voluto da Perbellini alla guida del bistrot milanese dopo l’esperienza al “Tapasotto”, celebre cicchetteria scaligera di cui lo chef Perbellini è socio. Ad affiancare il giovane chef bergamasco per i primi mesi, Antonio Cacciapaglia e Rosalisa Guagnano della “Locanda Giancarlo Perbellini” di Hong Kong. 

 

Il locale è aperto sei giorni su sette (chiuso la domenica) ed è stato pensato per una clientela trasversale, attenta alla cucina stagionale e appassionata di piatti regionali proposti secondo inedite rivisitazioni. La cucina, una De Manincor a induzione, è a vista come a “Casa Perbellini”, ma solo parzialmente, per consentire agli ospiti di assistere in diretta alla preparazione degli antipasti e dei dessert.

 
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Locanda Perbellini Milano

 

Orari di apertura

Dal lunedì al giovedì: 12.00-14.30;19.00-22.30.

Venerdì e sabato: 12.00-14.30; 19.00-23.00. 

Chiuso la domenica.

 

 

Per  prenotazioni:  02.36631450

Email: info@locandaperbellini.it

 
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Locanda Perbellini Milano

 
Leggi anche “Ricetta Stellata dello Chef Giancarlo Perbellini” 
 
 

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La distilleria di Roberto Castagner presenta la grappa “Casta” al Vinitaly 2018

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Distilleria Roberto Castagner presenta la grappa Casta al Vinitaly 2018

Dopo un ProWein all’insegna dell’internazionalizzazione, la distilleria di Roberto Castagner presenta al Vinitaly “CASTA”, una grappa destinata a cambiare le modalità di consumo e di approccio al distillato italiano per antonomasia. “Presentiamo l’innovazione alla quale siamo giunti dopo anni di lavoro, un’innovazione che porterà la Grappa nei locali più trendy Italiani e di tutto il mondo” afferma Castagner, titolare dell’azienda. “Un distillato elegante, di una purezza prima d’ora inimmaginabile, capace di convincere i professionisti più qualificati ed esigenti del mondo della miscelazione. Il nostro obiettivo da oggi è collocarci nel segmento della mixology, facendoci amare dai moderni alchimisti del cocktail”.

 

“CASTA”, frutto di ricerca e innovazione -da sempre pilastri della distilleria Castagner- verrà presentata al 52° Vinitaly  di fronte alla stampa e agli addetti ai lavori lunedì 16 aprile alle ore 14.30. “Ho fortemente voluto questo progetto – dichiara Giulia, erede della famiglia Castagner –  ma al momento preferisco non dare anticipazioni se non che al packaging abbiamo dato un look cosmopolita pensato per un uso ottimale in miscelazione quando i barman sotto pressione devono maneggiare la bottiglia a velocità di servizio di punta”.
 

Il ricco corredo aromatico e soprattutto la grande purezza di CASTA (il nome non è casuale perché intende richiamare non tanto il cognome di famiglia quanto il concetto stesso di purezza) sono stati raggiunti anche grazie alla professionalità e all’entusiasmo di 12 opinion leader della miscelazione italiana, coinvolti fin dal debutto del progetto ‘Laboratorio Italiano’. Molti di loro lo testimonieranno al Vinitaly dove saranno presenti per il lancio di CASTA allo stand di Castagner ( Pad.7 A/6).
 
In particolare: Cinzia Ferro dell’Estremadura Café di Verbania (domenica 15), Riccardo Marinelli del Jerry Thomas di Roma (lunedì 16) e Marino Lucchetti del Londra Palace di Venezia (martedì 17) che si alterneranno nell’area bar della distilleria Castagner dove proporranno in degustazione le loro più innovative ricette a base di CASTA e vari ingredienti, naturalmente tutti di origine italiana.

 

Se con CASTA ci si proietta nel futuro della grappa ripensata quale ingrediente principe di un attesissimo cocktail finalmente tutto italiano, va ricordato che Castagner, fin dalla nascita dell’azienda, ha creduto nel valore intrinseco della grappa. Tanto che da subito decise di accantonare parte della produzione sigillandola in preziose barrique. Scelta non comune e decisamente lungimirante per un distillatore che fondava da zero un’azienda in un momento storico in cui nell’immaginario comune la grappa era solo quella bianca. Nacque così la barricaia, oggi conta oltre 2500 pezzi, che Roberto Castagner chiama affettuosamente ‘il mio caveau’. Il termine evoca i forzieri delle banche ma non è azzardato se si conta che circa il 4% di grappa evapora ogni anno, e dopo 10 anni la riserva è quasi dimezzata. In seguito la riduzione rallenta ma è facile immaginarne il valore dopo vent’anni di affinamento.
 
Ed è proprio in occasione del suo 20° Vinitaly che Castagner proporrà in anteprima la degustazione della grappa Fuoriclasse Leon Riserva 20 anni, in tasting riservatissimi e solo su invito per i migliori clienti e per la stampa specializzata. D’altronde si tratta di una collezione di bottiglie numerate in soli 897 esemplari.
 

 Poter sorseggiare oggi una grappa di 20 anni prodotta da una distilleria che praticamente ha la stessa età – conclude Roberto Castagner –  dimostra che ho sempre creduto nell’invecchiamento come pratica capace di assicurare un futuro internazionale alla grappa, e oggi il mercato dei grandi distillati sta finalmente premiando chi è andato in questa direzione. Poterla servire è un grande orgoglio per la mia famiglia e tutti i miei bravissimi collaboratori“.
 
Leggi anche “Nespresso si racconta ai ristoratori al Vinitaly 2018
 
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Distilleria Roberto Castagner presenta la grappa Casta al Vinitaly 2018

 
 

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La maison Masi della Valpolicella al Vinitaly con nuovi prodotti e un anniversario speciale

Una presenza che non potrà passare inosservata quella di Masi Agricola alla 52° edizione di Vinitaly (padiglione 7 stand C3). Nell’ambito della manifestazione, la maison della Valpolicella celebre per il suo Amarone sarà presente con numerose iniziative confermandosi sempre più come eccellenza del panorama vitivinicolo internazionale.

 
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la maison della Valpolicella celebre per il suo Amarone

 

La fiera scaligera con il suo pubblico specializzato e internazionale offrirà a Masi la perfetta opportunità per presentare importanti novità del qualificato portfolio dell’azienda, con prodotti che provengono dai suoi selezionati vigneti e tenute storiche nei migliori terroir delle Venezie.
 
In primis il cru Colbaraca 2016: un Soave Classico prodotto con sole uve Garganega provenienti dall’omonimo vigneto sito sulle colline vulcaniche nella zona storica e classica di Soave, tradizionalmente conosciute per avere condizioni pedologiche e climatiche eccezionalmente valide e atte a produrre vini eccellenti. Colbaraca è elegante, armonioso, di buona mineralità e con grande potenziale di invecchiamento. Un “Superclassico” che va ad affiancarsi al già conosciuto Valpolicella Classico Toar e riafferma la vocazione di Masi a valorizzare i fattori di eccellenza vitivinicola del Veronese con posizionamento ultrapremium.
 
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la maison della Valpolicella celebre per il suo Amarone

 
Per l’occasione anche i “Classici” di Masi – Levarie Soave Classico 2017, Frescaripa Bardolino Classico 2017, Bonacosta Valpolicella Classico 2016 – si vestono di nuovo. Il restyling riprende in chiave moderna lo storico e riconoscibile “family feeling” delle etichette icona di Masi (Campofiorin e Costasera Amarone): la matericità della carta vergata dell’etichetta si semplifica nei dettagli e si adorna di elementi floreali attorno all’angelo che per Masi rappresentano la natura e il solido rapporto con il terroir.
 
Novità di prodotto anche per le Historic Venetian Estates che rappresentano l’ambizioso progetto di Masi finalizzato al recupero del lustro della nobiltà triveneta.
 
Con Mas’Est Marzemino 2017 e Mas’Est Teroldego 2016 la linea Conti Bossi Fedrigotti si arricchisce di prodotti varietali a evidenziare la forte vocazione territoriale di questo chateaux del Trentino che va di pari passo con la particolare attenzione di Masi per la selezione dei vigneti e la salvaguardia del patrimonio delle uve e tecniche autoctone delle Venezie. Entrambi i vini sono il risultato di un leggero appassimento, tecnica millenaria che rappresenta l’expertise riconosciuta di Masi e che ha portato dalla Valpolicella in Trentino.
 
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la maison della Valpolicella celebre per il suo Amarone

 
Allo stand Canevel Spumanti Valdobbiadene (padiglione 7 stand B2), che dal 2016 è parte del Gruppo Masi – inserendosi nel progetto di collaborazione dell’azienda con le tenute storiche delle Venezie – sarà possibile scoprire l’intera gamma Valdobbiadene DOCG di Canevel arricchita da un’importante novità: il Campofalco Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut (90% Glera, 10% Verdiso), uno spumante con forza floreale esplosiva, elegante e naturalmente morbido grazie all’utilizzo di un lungo metodo charmat. Il prezioso cru proviene dal vigneto Montefalco a conduzione biologica. La manifestazione sarà quindi l’occasione anche per tornare a parlare del progetto “Masi Green”, che testimonia l’attenzione dell’azienda per l’ambiente lungo l’intera filiera produttiva. Un impegno costante che contribuisce a una produzione sostenibile e di qualità e che negli ultimi anni ha dato vita a prodotti biologici: in linea con questa filosofia, con l’annata 2015 di Corbec, infatti l’intera gamma Masi Tupungato – progetto vitivinicolo, vera oasi di sostenibilità e biodiversità, sviluppato in Argentina da Masi –  è certificata bio.

 

Alle interessanti novità di prodotto, la prossima edizione della Fiera farà da cornice a un anniversario speciale: il Trentesimo Seminario del Gruppo Tecnico Masi (#GruppoTecnicoMasi). L’immancabile appuntamento, “Masi 30 anni di Amarone a Vinitaly”, si terrà lunedì 16 aprile 2018 ore 15.00 (Sala Argento1 – Palaexpo Ingresso A2, piano -1).  Eccezionalmente organizzato per questo speciale anniversario da Veronafiere  celebrerà il contributo dato dal Gruppo Tecnico Masi alla vitivinicoltura delle Venezie in trent’anni di ricerche e divulgazione. Climax dell’evento l’esclusiva degustazione orizzontale-verticale dei cru di Amarone Classico, Vaio Armaron Serego Alighieri e Mazzano a evidenziare l’evoluzione tecnico-scientifica che ha trasformato in tre decadi il grande Rosso della Valpolicella in uno dei vini simbolo del Made in Italy nel mondo.

 

E infine sempre protagonista l’Amarone Masi per il party esclusivo di Masi in occasione di Vinitaly. Quest’anno la Tenuta Canova a Lazise, tempio della “Masi Wine Experience”, brillerà sotto la luce delle stelle con “A night under the stars”, una serata glamour che avvolgerà gli ospiti in un’atmosfera suggestiva ed elegante.
 
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la maison della Valpolicella celebre per il suo Amarone

 
 
 

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Maurizio Forte di ICE Agenzia New York parla del vino italiano nel mercato USA al Vinitaly

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Maurizio Forte Ice Agenzia New York al Vinitaly 2018

 
Fino al 18 aprile torna alla Fiera di Verona il più importante salone internazionale dei vini e dei distillati. La 52esima edizione di Vinitaly si è aperta con 4.380 espositori (130 in più rispetto al 2017), 36 Paesi stranieri presenti nell’International WineHall (7 in più dell’anno scorso).
 
Punto di riferimento per il business e la cultura legati al settore enologico, che vale per il Paese 5,9 miliardi di euro di export, Vinitaly è una delle manifestazioni a più alto tasso di internazionalità. In questi giorni sono attesi in fiera operatori specializzati da tutto il mondo: più di mille i nuovi buyer accreditati per la prima volta alla rassegna veronese e con un’agenda già fissata di incontri b2b.
 
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Maurizio Forte Ice Agenzia New York al Vinitaly 2018

 
All’ inaugurazione della 52esima edizione che si è tenuta ieri, sono intervenuti il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, il sindaco di Verona, Federico Sboarina, il presidente della Provincia di Verona, Antonio Pastorello, il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia e il viceministro delle Politiche agricole, Andrea Olivero.
 
Presenti nell’auditorium Verdi del Palaexpo anche la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.
 
Nel corso della mattinata di ieri è stata illustrata anche la ricerca “Il futuro dei mercati, i mercati del futuro: Italy first in America?”, realizzata da Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, il focus che ha riguardato i modelli di consumo e i trend futuri del settore vino negli stati di New York, California, Illinois, Minnesota e Winsconsin.
 
Sull’argomento sono intervenuti il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, il vicepresidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, il responsabile di Nomisma Wine Monitor, Denis Pantini e il direttore dell’Agenzia Ice di New York e Coordinatore della rete USA, Maurizio Forte.
 
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Maurizio Forte Ice Agenzia NY al Vinitaly 2018
“Gli Usa sono il mercato più promettente – ha sottolineato Maurizio Forte, Ice di New York – Per il vino italiano è questo il dato che emerge dall’interessante ricerca Vinitaly-Nomisma. Gli Stati Uniti assorbono già un quarto del nostro export e cresceranno del 4-5% l’anno nel prossimo quinquennio.
 
I nostri prezzi medi restano tuttavia ancora bassi, nonostante il 94% dei consumatori ritenga che il vino italiano abbia una qualità uguale o superiore a quello francese, tanto che l’88% sarà disposto a pagarlo di più in futuro.
 
Abbiamo quindi dei chiari margini per migliorare la percezione dei nostri vini. Il Progetto Vino USA, sviluppato dall’Agenzia ICE, mira proprio a colmare questa lacuna. Un percorso ambizioso reso possibile dall’impegno del Ministero dello Sviluppo Economico e dal grande gioco di squadra con Federvini, Unione Italiana Vini, Federdoc ed ovviamente Vinitaly con cui Ice ha una partnership consolidata nel tempo, che si rafforza di anno in anno”.
 
Maurizio Forte, dal 2015 è il Trade Commissioner dell’ICE – Agenzia con sede a New York e Coordinatore della rete USA.
 
Leggi anche “Vinitaly negli Stati Uniti con Mise e ICE-Agenzia
Fonte:Ansa
 
 

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Master Pizza Champion: a Bari passa il turno Paolo Bruno

Siamo giunti oramai alla chiusura della terza tappa di Master Pizza Champion, il talent show che oggi 16 aprile ha visto 23 pizzaioli professionisti sfidarsi a suon di sfornate presso la IMBAR -Scarangelli Hotellerie di Bari.
 
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Master Pizza Champion tapa di Bari

 
A giudicare il talento dei aspiranti al titolo di campione italiano, c’erano Davide Nunziata, istruttore pizzaioli, la Chef Chiara Mangini Paolo Priore, formatore e tecnico pizzaiolo.

Al forno ha presenziato Simone Giaffreda, giovanissimo istruttore pizzaioli di Bari.
 
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Master Pizza Campion Bari

 
Tradizione e ricercatezza si sono alternate davanti al tavolo dei tecnici che hanno potuto godere di pizze dai colori e dai sapori molto freschi e primaverili.

 

Al termine della gara i giudici han voluto innanzitutto ringraziare e congratularsi con tutti i concorrenti per la competenza, la professionalità e la preparazione da loro dimostrata durante la performance e per la loro volontà di mettersi in gioco affrontando anche l’emozione.

 

Ma ecco la classifica ufficiale dei tre concorrenti che hanno avuto l’onore di sollevare in aria la coppa.
 
Il titolo di miglior pizzaiolo di questa tappa è stato assegnato a Paolo Bruno del Ristorante “Piccole Ore” di Maruggio (TA).
 
Paolo andrà direttamente alla finale televisiva grazie alla sua pizza “Il cortile del nonno” che ha colpito particolarmente i giudici grazie ai suoi ingredienti semplici ma ben combinati: crema di pomodorini gialli, funghi carboncelli, porro, daranno rosso e cacio cavallo stagionato in grotta.
 
Sul secondo gradino del podio è salito il pizzaiolo Marco Stango della pizzeria “Il Trionfo” di Foggia con la sua pizza “La seppiolina” i cui ingredienti sono: fior di latte pugliese, pomodorini semi-secchi, sepiolite saltate in padella e rucola selvatica.
 
Ad una manciata di punti dal secondo, Ali Hassou si è aggiudicato il terzo posto con “La Comida” pizza a base di: salsa ai 3 pomodori (Pachino, Datterino, Ciliegino), fonduta di burrata al tartufo, tartar di Fassona, datteri in olio cottura, sesamo, fiori eduli e germogli.
 
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Master Pizza Champion Tappa di Bari

 
Ma ecco qui tutti i concorrenti che hanno partecipato a questa tappa!
 
Christian Celentano
 
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Orazio Chiapparino
 
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Ylber Sinaj
 
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Riccardo Lotito
 
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Francesco Marasciulo
 
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Matteo Specchio
 
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Luca Di Nubila
 
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Marco Stango
 
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Fabrizio De Vincenziis
 
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Domenico Cascella
 
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Giovanni Fusato
 
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Donato Bello
 
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Nicola Ventura
 
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Daniela Preda
 
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Savino Pedico
 
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Giuseppe Di Meo
 
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Antonino Sammartano
 
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Nunzio Cristallo
 
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Vito Giotta
 
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Leonardo Sarcina
 
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Ali Hassou
 
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Giovanni Passidomo
 
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Paolo Bruno

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ICE-Agenzia al Food & Drink Expo 2018 – Birmingham

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Ice-Agenzia alla fiera Food & Drink di Birmingham

L’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane ha organizzato alla Fiera Food & Drink di Birmingham la partecipazione di una delegazione di venti aziende Italiane provenienti dalle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia per presentare nel Regno Unito alcune delle eccellenze prodotte in Italia nel settore agroalimentare, quali specialità gastronomiche, bevande, vini, olio, dolciario senza dimenticare il caffè.
 
Presente all’importante appuntamento anche Italian Style, lo Special Issue di Ristorazione Italiana Magazine, in lingua inglese diffuso in più di 80 paesi, che presenta all’estero la ristorazione italiana e quanto di meglio il Bel Paese offre in materia di food&beverage e attrezzature.
 
Il Food & Drink di Birmingham è la fiera che presenta i cibi, le bevande e le innovazioni del settore alimentare nel Regno Unito ed è visitata dai buyers alla ricerca delle ultime novità e delle nuove tendenze che si delineano per il futuro del settore.
 
Questa la lista delle aziende presenti nella collettiva organizzata da ICE-Agenzia:
 
E160/E   – Pasticceria Sua Maestá – www.suamaesta.com
 
D160/B – Artibel – www.artibel.com
 
E160/D – Caffè Cavaliere – www.caffecavaliere.it
 
G160/G – Don Vito – Eccellenze Siciliane – www.eccellenzedonvito.com
 
D160/H – Campo d’Oro Villa Reale – www.campodoro.com
 
E160/B-A – Bibite Polara – www.polara.it
 
E160/C – Agricoltura Progresso – www.agricolturaprogresso.it
 
G160/F – Bioagriworld – www.agrigenus.com
 
G160/D – Caffen – www.caffen.it
 
D160/D – Torrefazione Tafuri – www.sakacaffe.it
 
D160/C – La Torroneria di G.F.G. Murdolo – www.latorroneria.it
 
D160/I – Tenuta Cavasecca – www.cavasecca.it
 
D160/E – Agrocultura – www.agrocultura.tv
 
G160/E – Salumi Emmedue – www.salumiemmedue.it
 
G160/A – 100% Italia International Trade – www.cheeseataly.com
 
D160/A – BMC- Santoro – www.santoroconserve.it
 
G160/B – Uliveto Soc. Agricola – www.pugliaconserve.it
 
G160/H – Pietra del Sale – www.frescaitalia.it
 
D160/F – Atisale – www.atisale.com
 
G160/C – Peccati di Capri – www.peccatidicapri.it
 
Leggi anche “Maurizio Forte di ICE Agenzia New York parla del vino italiano nel mercato USA al Vinitaly
 
 
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Ice-Agenzia alla fiera Food & Drink di Birmingham

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Cracco Confidential: il nuovo docu-film che racconta l’ultimo anno dello Chef

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Carlo Cracco Confidential

 
Dopo un clamoroso allontanamento dalle scene del piccolo schermo, ecco lo Chef Carlo Cracco dare di sé un ritratto inedito e intimo, lontano dal personaggio televisivo, il tutto raccontato in un docu-film che andrà in onda su Nove mercoledì 18 aprile alle 21.25.
 
Un diario di viaggio di uno degli Chef più amati d’Italia che è stato ripreso nell’arco di un anno, tra l’imprevista chiusura di un locale alla straordinaria apertura del nuovo “Cracco” a Milano, il quotidiano impegno in cucina insieme alla propria brigata, una vita privata travolgente, la scomparsa di una figura fondamentale e le inquietudini di un uomo che sta finalmente realizzando i propri sogni.
 
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Carlo Cracco Confidential

 
Il docu-film arricchito dal contributo di interviste a moglie e amici racconta come è nato l’ambizioso progetto di apertura di un ristorante di alto livello, un caffè-bistrot, una pasticceria, una cioccolateria, una cantina e un salone privato per l’organizzazione di eventi, mostre e concerti, insomma un locale che unisse in se cibo storia e design.
 
Oltre mille metri quadrati di spazio, cinque piani, più di un milione di euro l’anno di affitto. Il tutto, nella Galleria Vittorio Emanuele II di Milano, tra gli spazi più prestigiosi della città. Ristorante, caffè-bistrot, uno spazio dedicato a eventi, mostre e concerti. Questo e molto altro sembra racchiudere il nuovo spazio dello chef stellato Carlo Cracco.
 
Siamo curiosi di scoprire la reale vita di uno chef tanto famoso quanto temuto che sicuramente sa cosa sono il sacrificio e il duro lavoro, le soddisfazioni e le sconfitte.
 
Ci diamo appuntamento quindi a domani, mercoledì 18 aprile alle ore 21.25 sul canale 9!
 
Leggi anche “L’ostrica Amélie Maison D’Huîtres all’opening del “Ristorante Cracco”
 

 
 

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105 Mix multicolor il forno con sistema di cottura combinato di Kuma Forni

Grandi numeri e importanti presenze al Salon Professionnel Parizza (4-5 aprile 2018), l’importante fiera dedicata alla pizza, alla pasta e alla gastronomia italiana di Francia.
 
Tra le aziende italiane presenti, una partecipazione di rilievo per Kuma Forni, l’azienda di Verona specializzata nella produzione di forni rotanti per pizzerie che al Parizza ha presentato una delle ultime attrezzature professionali nate in azienda: il forno 105 Mix multicolor.
 
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Kuma Forni con il forno 105 mix

 
Il 105 Mix multicolor è un forno con alimentazione a legna ed a gas combinato, pensato dai tecnici di Kuma Forni per dare modo ai pizzaioli di poter decidere quale sistema di cottura utilizzare.
 
La combinazione tra legna e gas assicura una versatilità ed una comodità non indifferente che renderà molto più facile il lavoro nelle pizzerie. Il forno 105 Mix è il forno più piccolo della gamma Mix di Kuma Forni e si rende perfetto per pizzerie, ristoranti, bar, trattorie che offrono anche la pizza nel loro menù.
 
Una volta scelta l’alimentazione preferita, il forno assicura una cottura uniforme delle pizze grazie al piano rotante su cui queste poggiano, e consente alla pizzeria di eliminare il costo dell’operatore che precedentemente si occupava di girare e spostare le pizze all’interno del forno.
 
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puma forni al Parizza con il forno 105 mix

 
Il forno rotante 105 Mix, come tutti gli altri modelli della gamma, presenta un tecnologico computer brevettato proprio dall’azienda che permettere all’operatore di gestire tutte le operazioni in modo semplice e veloce. Il forno vanta una resistenza corazzata in piastra di cottura e, come optional, un bruciatore sotto piastra, che può essere sia destro che sinistro.
 
Nel corso degli anni, le tecnologie a marchio Kuma Forni sono costantemente migliorate, fino a trovare il perfetto equilibrio tra tradizione e tecnologia, riuscendo a soddisfare, con la sua vasta scelta di forni, le più disparate esigenze sul mercato.
 
Grazie alla qualità, Kuma Forni ha venduto, e vende tutt’ora, forni rotanti in tutto il mondo diventando uno dei principali player internazionali nel settore con forni dalle caratteristiche uniche:
 
• Piastra di cottura costantemente calda, grazie ad un riscaldo piastra ausiliario;
 
• Resistenza corazzata o bruciatore a gas nella parte opposta al fuoco e sotto la piastra di cottura;
 
• Manovrabilità facile e veloce della parte elettronica;
 
• Prodotti di prima qualità per la fabbricazione dei forni rotanti;
 
• Resistenza elettrica corazzata a basso consumo, che permette di mantenere la piastra del forno in temperatura per tutto il periodo di utilizzo.
 
• Rispetto ai forni prodotti da altre realtà nel settore, i forni Kuma ti assicurano un calore costante, permettendoti di cuocere le pizze in maniera uniforme, una facilità di utilizzo dovuta alla manovrabilità del forno ed alla tecnologia Kuma Forni, ed un consumo notevolmente basso.
 
Produrre forni rotanti con materiali italiani rispecchia a pieno la filosofia di Kuma Forni, da sempre in prima fila nella difesa e nella promozione della maestria italiana.
 
Leggi anche “L’innovazione e la tecnologia di Kuma Forni conquistano l’estero
 
KUMA FORNI
Via Monte Corno, 11
37057 S.G. LUPATOTO (Verona) – ITALY
 
 
 

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Con Tiziano Casillo e la chef Francesca Marsetti la focaccia diventa gourmet

Dall’esperienza di Tiziano Casillo, responsabile tecnico per la pizzeria di Italmill, e di Francesca Marsetti, chef e consulente – volto noto per la partecipazione a “La prova del Cuoco” – nascono nuovi abbinamenti per una proposta di panini e focacce di altissimo livello.
 
La pausa pranzo, lo spuntino veloce, l’aperitivo, sono momenti sempre più apprezzati nell’ambito dei consumi fuori casa e la domanda è trasversale alle tipologie di locali, dal forno al bistrot, dalla pizzeria al trancio al bar con cucina.
 
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Italmill focacce gourmet

 
Nel corso tenuto da Tiziano Casillo e Francesca Marsetti dal titolo Focacceria e Burger Gourmet, i due esperti hanno raccontato, con la loro maestria, le molteplici possibilità offerte dalle miscele per focacceria Italmill per realizzare prodotti finiti adatti a essere porzionati e farciti a piacere, stimolando la creatività di tutti i professionisti.
 
Tra le ricette presentate un delizioso Pane Riso Venere con Catalana di gamberoni (foto n. 5) preparato con la miscela Focaccia Genovese Riso Venere della linea Farine del Gusto Alta Qualità. Un prodotto che ben si presta ad abbinamenti delicati per esempio con pesce, verdure fresche in foglia e formaggi freschi come ricotta o yogurt magro.
 
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Italmill focacce gourmet
Per il Pane con semi di sesamo (foto n.6) è stata invece utilizzata la miscela Focaccia Genovese con farina di grano tenero e il prodotto è stato arricchito con uno strato di semi di sesamo, per conferire una nota croccante e tostata. Questo pane consente farciture più saporite, come salsiccia o formaggi delicati, ma dalla pasta consistente.
 
Le miscele per focacceria di Italmill – studiate per soddisfare la domanda di prodotti sfiziosi, ma anche sani e digeribili – permettono di ottenere con facilità focacce e pani dai volumi interessanti, sorprendentemente leggeri e ricchi di aromi e profumi, grazie al contenuto di lievito madre in polvere. Rappresentano la soluzione vincente anche per impasti da abbattere e ricondizionare al momento.
Tutte le miscele per focacceria di Italmill includono, oltre al lievito madre, anche Presal, sale iodato protetto fonte di iodio.
 
Ecco due ricette sfiziose proposte dalla Chef Francesca Marsetti:
 
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Italmill focacce gourmet

Ingredienti:

 
• 30 code di gambero crude e sgusciate
• 3 carote
• 3 coste di sedano
• 300 g pomodori datterini
• 2 lime
• 40 g yogurt bianco magro o panna acida
• prezzemolo fresco
• olio extravergine d’oliva
• 1 palla di insalata ghiaccio
 

Procedimento

 
Tagliare le verdure a julienne sottile e mettere in acqua fredda. Tagliare i pomodorini per la lunghezza in quarti, unire alle verdure julienne e condire il tutto con sale , pepe, lime e lo yogurt.
Spadellate i gamberi per due minuti non di più, abbattete in positivo e tagliateli a pezzi. Unire alle verdure e farcire il panino.
 
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Italmill focacce gourmet

 

Ingredienti:

• 1 kg salsiccia fresca
• 500 g formaggio asiago
• 1 kg cime di rapa o Friarielli
• Olio extravergine d’oliva
• Sale e pepe
 

Procedimento

 
Sbollentare le cime di rapa in acqua bollente e raffreddatele in acqua fredda.
Da fredde strizzare bene e tritare.
In un tegame ampio rosolare bene la salsiccia sbriciolata, quando sarà croccante aggiungere le cime di rapa e cuocere un paio di minuti. Salare e pepare.
Tagliare il pane ed adagiarvi le fette di Asiago. Mettere 2 minuti in forno e appena il formaggio inizierà a sciogliersi toglierlo e farcirlo con abbondante ripieno di salsiccia e cime di rapa. Pepe fresco al mulinello e servire.
 
Leggi anche “Italmill, il lievito naturale da pasta madre. Intervista a Ennio Parentini
 
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Il primo vincitore “social” di Master Pizza Champion è Alessandro Facci

Si è conclusa ieri sera la prima “gara social” di questa nuova edizione di Master Pizza Champion, che ha visto i 26 pizzaioli che il 26 febbraio han gareggiato alla fiera Tirreno CT, contendersi il diretto accesso alla finale attraverso le votazioni del proprio video.
 
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Master Pizza Champion Massa Carrara 2018 - Alessandro Facci

 
Dopo una sfida all’ultimo voto il risultato è palese: il pizzaiolo Alessandro Facci conquista la vetta con un massiccio numero di amici, parenti, clienti e seguaci che gli hanno dimostrato il proprio sostegno.
 
Alessandro Facci, 32 anni, titolare e pizzaiolo al locale “Facci la pizza” in via San Martino 13/a a Verona ha conquistato il suo pubblico con la sua pizza “Sicilia 2.0”!
Gli ingredienti: pelati, burrata, pomodorino Cirio caramellato, origano di Sicilia, acciuga del Cantabrico e cappero di Pantelleria (fritto).
 
Alessandro accede di diritto alla finale televisiva, ma i complimenti vanno anche al pizzaiolo Sandro Chiucchi, Antonio Scalioti, rispettivamente pizzati al 2° e 3° posto della classifica delle views.
 
Rivediamo la performance del super pizzaiolo che ora festeggerà con tutti coloro che lo hanno incoraggiato e sostenuto!
 

 
Per vedere i video dei tutte le tappe vai alla pagina Master Pizza Champion 2018
 
 

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Trame Africane Onlus: dai valore al tuo 5xMille

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Trame Africane Onlus: dai valore al tuo 5xMille

 
In occasione della tua prossima dichiarazione dei redditi, scegli di compiere un gesto semplice ma di grande valore: devolvi il tuo 5xmille a Trame Africane Onlus.
 
Realizzerai i sogni di tanti giovani nella regione del Meru in Kenya, che grazie alle borse di studio sponsorizzate dalla Onlus, potranno dare valore alla loro vita.
 
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Trame Africane Onlus: dai valore al tuo 5xMille

 
Chi vive una povertà materiale, molte volte, vive anche una povertà di prospettive future, di possibilità di crescita: l’istruzione scardina questo status. Istruirsi, infatti, significa formarsi, sviluppare competenze, acquisire, innanzitutto, la consapevolezza che è possibile scegliere ed avere alternative a quello che sembrava il decorso naturale della propria esistenza.
 
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Trame Africane Onlus: dai valore al tuo 5xMille

Da qui l’impegno di Trame Africane a sostegno dell’istruzione in Kenya.
 
Dai allora il cinque a Brian, Lucy, Kelvin, Doris… è semplice e non ti costa nulla!
 
C.F. 972 34 370 589 … quando con poco si può fare tanto!
 
 
 

Monte dei Paschi di Siena
Agenzia di Scafati
Iban: IT 26 Q 01030 76490 000002525600

Banca Unicredit
Agenzia di C.mare di Stabia
Iban: IT 13 Q 02008 22102 000102912096

Conto Corrente Postale
87681102

 
 
Leggi anche “Onlus Trame Africane
 
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Trame Africane Onlus: dai valore al tuo 5xMille

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I nuovi prodotti alimentari in esposizione a Cibus 2018

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I nuovi prodotti alimentari in esposizione a Cibus 2018

1.300 nuovi prodotti alimentari si affacciano sul mercato e saranno presentati a Cibus2018 (Parma, dal 7 al 10 maggio). Tra i filoni della produzione alimentare italiana in maggior crescita, i prodotti ispirati a salute e benessere e i piatti già pronti.

 

Nei padiglioni che ospitano tutte le merceologie (dai salumi ai formaggi, dalla pasta all’olio, dai prodotti dolciari alle bevande, dalle conserve ai surgelati ed altro) i 3.100 stand delle aziende italiane proporranno 1300 nuovi prodotti, la cui lista completa, con foto e descrizione del prodotto può essere consultata sul sito di Cibus: www.cibus.it/nuovi-prodotti.

Nell’area di Cibus Innovation Corner, inoltre, verranno esposti 100 prodotti tra i più innovativi in esposizione in fiera.

 

L’approccio strategico dell’industria è sempre più quello di soddisfare la domanda dei consumatori puntando sulla reinterpretazione della tradizione gastronomica italiana. Di seguito, qualche esempio dei nuovi prodotti in mostra a Cibus, a dimostrazione della ricerca creativa del comparto alimentare italiano.

 

PRODOTTI SALUTISTICI: pasta con farina di fagioli verdi mungo (Andriani); dadi già pronti vegan al gusto di pancetta, completamente vegetali (Joy); preparato per brodo e zuppe vegetale bio alla curcuma (Bonomelli); grissini alla farina di farro con semi di lino e di kummel (Vitavigor); bevanda vegetale con riso nero Venere (Riso Gallo); albume fresco bio in bottiglia con tappo riavvitabile (Eurovo); purè di patate fresche senza latte e burro (Euroverde); snack di verdure croccanti (Valleri); snack di fiocchi di legumi (Colfiorito); crisp di vegetali essiccati, non fritti, senza grassi e sale (Fiordelisi); mini gallette sottili prodotte con riso integrale Nerone (Fiorentini); snack a base di pomodoro, spalmabile (Prealpi); snack croccante gluten free a base di ceci e riso (Valledoro); condimento spray alla curcuma in olio (Compagnia Alimentare Italiana); aceto di mele non filtrato e non pastorizzato da bere al mattino (De Nigris); bevanda vegetale di farro biologico, da bere fredda o da mescolare col caffè a colazione (Alce Nero).

 

PIATTI PRONTI: gnocchi con patate fresche cotte a vapore con rapa rossa (Master); polenta Valsugana in tazza, pronta al microonde in pochi minuti (Polenta Valsugana); vellutata di zucca con tartufo nero (Acqualagna Tartufi); crema di zucca con patata dolce e sedano (Alce Nero); brodo di vegetali essiccati che si prepara come una tisana (Aromy); crema di zucca potimarron e castagne (Gianni De Cecchi); il Kiki, preparato con farina di lenticchie rosse, simile a pasta o riso (Farmo); vellutata con patate e carote viola (Fini); couscous di farina di ceci (Sipa); piatto a base di quinoa, farro e pesto cremoso (Viru); filetto di orata al naturale (Iasa); sughi con bietole bio (Puma); mix di fagioli rossi e germogli di legumi (Saclà); insalate di mare e cerali (Regnoli); insalata di fagiolo di soia Edamame, ceci e fagioli rossi (Saclà); insalate fresche, senza conservanti, con tappo richiudibile (Zerbinati); burger di sole verdure fresche, senza glutine, soia, latte, olio di palma (Zerbinati).

 

FORMAGGI: la stracciatella snack (Capurso); cialde di formaggio croccanti cotte al forno, senza lattosio (Granarolo); la mozzarella in crumble ideale per la pizza, rapida da usare (Granarolo); il Trullocchiato pugliese stagionato in grotta con aggiunta di fermenti propionici in fase di riposo (Delizia); la Riccotta alla piacentina, con poche calorie (Valcolatte).

 

SALUMI E CARNI: bresaola di scottona senza conservanti a basso contenuto di sodio, priva di conservanti, nitriti e nitrati (Billo); costine di maiale da preparare in pochi minuti in acqua, nel microonde o nel forno, senza grassi aggiunti (Aurora); vitello in gelatina senza conservanti e senza glutine (Inalca); salame magro fatto con carne di prosciutto, macerato nel vino rosso Gutturnio, senza glutine, senza latte (Peveri); tacchino in porchetta, preparato a lunga cottura (Orma). 

 

PASTA: Pasta di Gragnano al caffè (Fabbrica Pasta Gragnano); nuovi formati della linea bio: pasta di farro integrale e pasta di semola di grano duro integrale (De Cecco); nuova linea dedicata ai millennials, vegan, no Ogm, Kosher, in confezione da 250g (Del Verde); pasta ai ceci di Toscana e riso integrale (Rummo).

 

PRODOTTI DOLCIARI: wafer con yogurt ai mirtilli neri (Loacker); crema spalmabile al pistacchio (Bacco); biscotti con zenzero e soia (Di Leo); praline di cioccolato all’olio extravergine (Sassetti); Composta di pere Williams e cacao, spalmabile su pane, crepes ed altro (Fini); panettone farcito alla crema di zucca, zenzero e cannella con canditi di zucca (Il Vecchio Forno); dessert a base di quinoa dolce e frutta fresca (Viru); gli snack monoporzione di confettura e miele (Menz & Gasser).

 

ALTRI PRODOTTI: la sfera di aceto balsamico di Modena da grattugiare (Terra del Tuono); aceto di vino rosé (Due Vittorie); condimento all’aceto balsamico di Modena e fico (Marchi); sale rosa dell’Himalaya con tartufo bianco (Inaudi); petto di pollo alla curcuma, cotto al forno (Parmacotto); pizza di cavolfiore bio, senza glutine (Rolli); paccherini di pasta alla frutta, anche abbinabili a pesce o carne (Rustichella d’Abruzzo); snack con pera dell’Emilia e succo di limone di Sicilia (Serra); uova di quaglia con tartufo bianco (TartufLanghe).
 
Leggi anche “Fiera CIBUS 2018: il cibo italiano si presenta al mondo
 
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I nuovi prodotti alimentari in esposizione a Cibus 2018

 
 

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